giovedì 16 giugno 2011

Essere vegetariani fa bene alla vista

Un motivo in più per rinunciare a qualche bistecca di troppo. Un team di ricercatori inglesi dell'Università di Oxford sostiene infatti che una dieta a base di vegetali abbatte del 40 per cento il rischio di sviluppare la cataratta in età adulta.
La ricerca, pubblicata sull'American Journal of Clinical Nutrition, ha analizzato i dati di oltre 27 mila pazienti, visionandone le cartelle cliniche e indagando sulle loro abitudini alimentari. Il campione di pazienti ultraquarantenni fa parte del più vasto progetto EPIC, uno studio che analizza il rischio di sviluppare tumori o altre malattie croniche a causa di comportamenti alimentari errati.
Secondo i dati, chi eccedeva nel consumo di carne mangiandone più di 100 grammi al giorno andava incontro a un rischio superiore del 40 per cento rispetto a un paziente vegetariano e del 15 per cento rispetto a chi seguiva una dieta equilibrata con un buon apporto di proteine nobili derivate dal pesce.
Nonostante vi siano stati già in passato studi che ipotizzassero un legame fra le abitudini alimentari e la possibilità di sviluppare la cataratta, il primario di oculistica del San Gerardo di Monza, Paolo Arpa, si mostra scettico sui risultati: “a ben guardare tutti questi studi sono più che altro di tipo osservazionale, si limitano cioè a rilevare una correlazione statistica, che di per sé non prova in maniera scientifica e rigorosa l’esistenza di una relazione di causa ed effetto tra un tipo di dieta e il rischio di cataratta. Per avere maggiori certezze servirebbero altre ricerche con più gruppi di controllo come paragone e che tengano conto dei numerosi fattori che possono influenzare lo stato di salute”.
La cataratta, che colpisce circa la metà della popolazione oltre i 70 anni, è tuttavia una patologia curabile, con una percentuale di riuscita dell'intervento del 95 per cento. Il disturbo, legato all'indurimento e all'opacizzazione del cristallino, viene curato con gli ultrasuoni e con l'asportazione del cristallino stesso, da sostituire con una lente artificiale trasparente. A livello di prevenzione, oltre a un tipo di dieta più “verde”, gli esperti suggeriscono di proteggere gli occhi dai raggi UV, di evitare il fumo e di trascorrere più tempo possibile all'aria aperta, in modo che, anche se predisposti geneticamente, non si sia costretti a intervenire troppo presto.http://www.italiasalute.it

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