Con un panino vegano gigante (4,5 metri di lunghezza per 50 di larghezza), la Lav e Universo Vegano hanno celebrato la giornata internazionale della nonviolenza in onore del Mahatma Gandhi, in occasione della settimana vegetariana internazionale (1-7 ottobre).
L'iniziativa è volta a promuovere il MercoledìVeg, la campagna di sensibilizzazione sull'impatto delle nostre scelte alimentari sul pianeta, l'ambiente, gli animali, la salute.
Il panino "extra-size" è stato presentato a Roma, in piazza del Paradiso (nei pressi di Campo dei Fiori) dove Universo Vegano, il primo fast food vegano, ha di recente inaugurato una nuova sede, e offerto in degustazione gratuita per avvicinare i consumatori ai sapori “che non sacrificano animali”.
Tra gli ingredienti del super panino: panella di ceci, seitan "tonnato", straccetti di soia, lupino.
"L'alimentazione vegan offre gusto e nutrimento, con l'indubbio vantaggio di non arrecare sofferenze agli animali, né all'ambiente o alla nostra salute" - afferma Paola Segurini, responsabile Lav settore Veg.
Quasi 6 italiani su 10 mangiano panini fuori casa almeno una volta a settimana: un pasto veloce ed economico, che può venire incontro alle esigenze nutrizionali di ogni fascia di età. Così, vegetariani e vegani hanno deciso di farne anche un veicolo di propaganda.
"Il ciclo di produzione della carne - spiega Seurini - coinvolge diverse attività responsabili dell'emissione di gas serra e ha un drammatico impatto sul clima: si distingue come la terza fonte di emissioni dopo le istallazioni industriali/energetiche e i trasporti. Ad esempio, produrre un etto di salumi ha un'impronta ambientale (vale a dire l'indicatore utilizzato per valutare il consumo umano di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle, ndr) di 10,7 kg di Co2, equivalente a più di 90 km percorsi con una utilitaria. La produzione di 1 uovo di gallina ha invece un'impronta ambientale di 1,9 kg di Co2, all'incirca come un'utilitaria che percorre meno di 20 km. Ogni hamburger comporta la distruzione di 5 mq di foreste".
"Per avviare il cambiamento occorre l'impegno di tutti: delle istituzioniaffinché garantiscano la scelta vegana in tutti i luoghi di ristoro, di ciascuno di noi perché il pasto quotidiano non sia causa di sofferenze per il Pianeta - afferma la Lav - Solo la ristorazione scolastica fornisce ogni anno in Italia più di 2 milioni di pasti ad altrettanti ragazzi e bambini. Se, ad esempio, le aziende di ristorazione e le amministrazioni appaltatrici contemplassero un giorno veg a settimana, questo corrisponderebbe a 3.320 tonnellate di CO2 risparmiata al giorno, 126.160 ogni anno. L'equivalente di 22 milioni di chilometri percorsi con i mezzi pubblici anzichè l'automobile, e questo solo tramite i pasti scolastici. Per questo la Lav chiede al parlamento e al governo l'approvazione delle proposte di legge che garantirebbero l'opzione veg nelle mense".
Niente porterà vantaggio alla salute umana ed aumenterà le possibilità di sopravvivenza della vita sulla Terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana
venerdì 4 ottobre 2013
MercoledìVeg
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