venerdì 3 gennaio 2014

Germania e il Veggie day: una volta a settimana da vegetariani

lasagne di zucchineSecondo l’associazione Vegetarierbound, i vegetariani in Germania sono circa 7 milioni, di cui 700 mila vegani. Le ragioni che portano a una scelta di alimentazione priva di prodotti animali sono molteplici. I seguaci del bio, i vegetariani e i vegani, hanno motivazioni simili per la scelta dei cibi: la tutela dell’ambiente, la protezione degli animali, il rifiuto dell’allevamento intensivo, questioni riguardanti la fame nel mondo, stili di vita più sostenibili per il pianeta.

Questi sono gli stessi argomenti dei Verdi, che a livello politico stanno spingendo per una legge che vieti la carne a partire dalle mense scolastiche, nelle aziende e negli uffici istituzionali, almeno una volta alla settimana. Un “Veggie day”, un giorno in cui, un po’ come accade nei venerdì di tradizione cattolica, la carne viene bandita dalle tavole. L’obiettivo dei Verdi in Germania è quello di ridurre il consumo di carne dei maggiori consumatori d’Europa: con ben 98 chili di carne all’anno a testa. “Sarebbe una giornata fantastica per provare come ce la possiamo cavare senza salsicce. Cucinare vegetariano è molto più che lasciare la carne”, afferma a proposito Renate Kunast, capogruppo del partito dei Verdi.

Non a caso la Germania, patria del più grande partito ecologista d’Europa, è da anni un supermarket mondiale del bio. Ci sono mercatini bio, ristoranti bio, caffè bio, ma anche la “Bionade”, una bevanda gassata naturale che da anni insidia il primato della Coca Cola. Nel mese di Febbraio inoltre, si svolge a Norimberga la più importante fiera-convegno sulla produzione e l’alimentazione biologico-vegetariana: Biofach.

L’obiettivo dei verdi nel proporre la legge è duplice: da una parte educare a un’alimentazione più sana, che protegga l’uomo dalle malattie cardiovascolari, obesità, e altro, dall’altra mira a proteggere l’ambiente. Gli animali da pascolo infatti, sono visti dagli ecologisti come uno dei responsabili del cambiamento climatico. Il ragionamento degli anti-carne è lineare: Il 30 % della superficie sfruttabile della Terra è coperta di pascoli, contro il 4% usato dall’agricoltura. Non solo: la biomassa prodotta dagli animali è doppia rispetto a quella creata dagli uomini ed è responsabile del 5% delle emissioni di diossido di carbonio e del 40%  del metano, un gas serra ben più pericoloso. Stando alle stime più recenti, per ottenere un chilo di carne di manzo servono oltre dieci chili di biada e 15 metri cubi di acqua. Inoltre, se i consumi di carne dei Paesi emergenti come Cina e India cresceranno con i trend attuali, nel 2050 gli animali da pascolo produrranno emissioni pari a metà del traffico stradale e aereo mondiale. Una tendenza che certamente bisognerebbe cominciare a contenere.

In Germania la proposta del partito dei Verdi ha scatenato varie reazioni: parte dell’opinione pubblica è favorevole, ma ci sono anche i contestatori, quelli che pur coscienti dell’importanza di limitare l’uso della carne, si dicono contrari al fatto che sia addirittura lo stato a imporre per legge questa scelta. Un dato di fatto positivo e rappresentativo della presa di coscienza della gente, è che in tutta Europa si stanno sempre più diffondendo locali e ristoranti che propongono piatti vegetariani: molti grandi chef si cimentano in nuove ricette, perché la cucina vegetariana e vegana non mancano in creatività e gusto. La dimostrazione di questo è anche il fatto che ben il 60% dei clienti dei ristoranti vegetariani…non è vegetariano.    http://ambiente.tiscali.it/

2 commenti:

  1. belle le iniziative che ci permettono di essere diversi un giorno a settimana io partecipo al friday gluten free,

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  2. Ciao Paola, credo che la cosa importante sia divulgare, piano piano si raggiungeranno obiettivi importanti! :)

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